Serre Calabresi: tra fede e foreste, sulle orme del silenzio
Un cammino tra eremi, acque limpide e memorie monastiche nel cuore montano della Calabria In Calabria, là dove i rilievi
Ci sono città che si svelano poco a poco, come pagine di un libro antico da sfogliare lentamente. Catanzaro, capoluogo della Calabria, è una di queste. Distesa tra Ionio e Tirreno, affacciata su panorami spettacolari e protetta alle spalle dalle montagne della Sila Piccola, è da sempre un crocevia di popoli e culture, capace di custodire la memoria e reinventarsi.
Non a caso, viene chiamata la “città tra due mari”: dalla sua parte alta, nelle giornate più limpide, è possibile scorgere contemporaneamente sia le acque dello Ionio che quelle del Tirreno, un privilegio che pochissime città italiane possono vantare.
Fondata in epoca bizantina, Catanzaro divenne nel Medioevo un importante centro per la produzione della seta, tanto da competere con città come Venezia e Lione. Il “filo d’oro” calabrese viaggiava in tutta Europa, e ancora oggi la memoria di quell’arte sopravvive nei musei e nelle tradizioni tessili locali.
Passeggiare nel suo centro storico significa immergersi in vicoli medievali, piazze eleganti e palazzi nobiliari, che testimoniano l’importanza della città attraverso i secoli. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, ricostruita dopo i terremoti, custodisce reliquie preziose e racconta il legame profondo tra fede e identità calabrese.
Catanzaro non è solo memoria, ma anche sguardo al futuro. Il Museo MARCA (Museo delle Arti di Catanzaro) è oggi uno dei poli culturali più vivaci della Calabria, con esposizioni che spaziano dall’arte moderna a quella contemporanea.
A pochi chilometri dalla città, l’allestimento en plein air del Parco Internazionale della Scultura ospita opere monumentali di artisti provenienti da tutto il mondo, perfettamente integrate con il paesaggio silano: un dialogo continuo tra natura e creatività.
La posizione di Catanzaro permette di vivere mare e montagna in pochi minuti. A est, il Golfo di Squillace offre spiagge dorate e acque cristalline, amate da chi cerca relax e sport acquatici. A ovest, il versante tirrenico invita a scoprire borghi pittoreschi e tramonti mozzafiato.
E poi c’è la Sila Piccola, con i suoi boschi di pini larici, laghi e sentieri che regalano esperienze indimenticabili in ogni stagione: dal trekking estivo alle ciaspolate invernali, in un turismo lento e sostenibile.
Oggi Catanzaro è una città viva, con una forte vocazione universitaria e istituzionale, che conserva l’anima popolare nelle sue feste patronali e nelle sagre di quartiere. Il gusto calabrese esplode nei suoi piatti: dalla pasta con il sugo di carne alla pitta ‘mpigliata, dolce tipico delle feste, fino al celebre morzello, piatto povero e saporito che racconta la cucina di recupero di un tempo.
Visitare Catanzaro significa vivere un’esperienza che unisce arte, natura e tradizione. Significa guardare il mare da un ponte che sembra sospeso nel vuoto, passeggiare tra vicoli che profumano di storia, e scoprire un’anima accogliente che non si mostra a chi ha fretta, ma che si rivela a chi sa osservare.
Perché Catanzaro è così: una città che non si concede tutta insieme, ma si fa ricordare per sempre.
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