Notte di San Lorenzo: la Calabria sotto il cielo delle stelle cadenti
Dai borghi arroccati alle coste silenziose, i luoghi più suggestivi della Calabria dove vivere il fascino delle Perseidi tra natura
In un piccolo borgo incastonato tra le pendici del Parco Nazionale del Pollino, dove il tempo sembra essersi fatto più lento per ascoltare meglio il suono delle montagne, accade ogni anno un evento che non è solo festa, ma rito, memoria, identità. La Festa della Tarantella Calabrese, giunta alla sua X edizione, trasforma Saracena in un grande palcoscenico a cielo aperto dove la tradizione non viene solo osservata: viene vissuta, danzata, sentita sulla pelle.
Dal 20 al 22 giugno 2025, le vie del borgo si riempiono di energia, sorrisi, musica e battiti di piedi. Non è un semplice spettacolo da guardare: è un invito a partecipare, a lasciarsi avvolgere da un ritmo antico che racconta di corteggiamenti e sfide, di fertilità e libertà, di identità calabrese trasmessa di generazione in generazione.
Nel centro di tutto, c’è la “ròta”, una ruota di persone che accoglie al suo interno coppie di ballerini: uomo e donna, uomo e uomo, donna e donna. Qui, il ballo non è mai uguale: è improvvisazione rituale, è sfida elegante, è dialogo corporeo. Al centro di questo cerchio simbolico, i suonatori e soprattutto “u mastru i ballu”, il maestro del ritmo, che guida con discrezione e maestria l’alternanza dei danzatori, come un direttore d’orchestra invisibile ma imprescindibile.
I passi della tarantella calabrese seguono la struttura musicale in terzine, ma ciò che rende unico ogni movimento è l’intenzione: per l’uomo, la gestualità racconta il corteggiamento, la rivalità, la forza; per la donna, il linguaggio del corpo richiama le antiche “giarre greche”, simbolo di fertilità e femminilità, con le braccia posate sui fianchi o sotto il seno.
Partecipare alla Festa della Tarantella Calabrese significa immergersi in un’esperienza culturale completa. Durante le tre giornate, concerti dal vivo, laboratori di danza tradizionale, spettacoli itineranti e mostre artigianali si fondono in un programma ricco e partecipato. I visitatori diventano protagonisti, chiamati a entrare nella “ròta”, ma anche a gustare i prodotti tipici del territorio, in particolare il celebre Vino Moscato di Saracena, presidio Slow Food, che sprigiona profumi antichi quanto il borgo stesso.
E se dopo la danza e il vino nasce il desiderio di silenzio e natura, Saracena è anche punto di partenza per escursioni nel Pollino, tra canyon, torrenti e paesaggi mozzafiato.
Ci sono luoghi in Italia dove il folklore viene messo in scena come un quadro statico. Ma in Calabria — e a Saracena in particolare — la tarantella non è una ricostruzione: è una presenza viva, autentica, quotidiana. E chi ha il privilegio di prenderne parte, anche solo per una sera, non torna mai uguale.
La Festa della Tarantella Calabrese non è solo un evento: è un viaggio nel cuore pulsante della cultura calabrese, dove il passato non è nostalgia, ma linfa.
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